Si è svolta ieri mattina la cerimonia di premiazione che ha chiuso la sesta edizione di AgroInnovation Award, premiando dieci giovani talentuosi che hanno saputo analizzare il contesto agricolo, individuare criticità e bisogni di chi opera nel settore e proporre soluzioni e analisi particolarmente innovative attraverso le proprie tesi di laurea e di dottorato. Il premio, infatti, nasce con il proposito di dare il giusto riconoscimento a quelle idee innovative capaci di dare slancio al settore agricolo ed è stato istituito da Image Line, azienda hi-tech faentina specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali integrate per l’agricoltura, in collaborazione con l’Accademia dei Georgofili.

La cerimonia di premiazione – inserita all’interno del Future Farming Day, un convegno organizzato da Image Line per valorizzare il punto di vista dei giovani sull’agricoltura – è stata inaugurata con gli interventi del Presidente dell’Accademia dei Georgofili, Massimo Vincenzini e del Ceo di Image Line, Ivano Valmori, i quali hanno sottolineato l’importanza ma anche l’orgoglio di ricevere ogni anno idee e stimoli sempre più strategici proprio dalle giovani generazioni, capaci di interpretare in maniera sempre più critica e analitica un settore in continua evoluzione quale quello agricolo.
Le conclusioni dell’evento sono state invece affidate a Sabrina Diamanti, Presidente del CONAF.

Oltre al riconoscimento in denaro, i vincitori vedranno le proprie tesi pubblicate sul portale web dell’Accademia dei Georgofili, sulla testata online AgroNotizie e sui portali del network di Image Line – Fitogest.com, Fertilgest.com, Plantgest.com. Un’occasione importante per distinguersi all’interno della community di Image Line, che oggi conta oltre 291.350 iscritti e per creare un primo contatto con i professionisti del settore agricolo.

AgroInnovation Award è parte integrante di AgroInnovation EDU, il progetto che Image Line ha pensato per gli istituti e università ad indirizzo agrario con l’obiettivo di avvicinare gli studenti all’utilizzo dei più moderni strumenti digitali applicati al settore agricolo.

I vincitori della 6° edizione di AgroInnovation Award

1. Agricoltura digitale: analisi e condivisione dei dati

Giorgio Impollonia– Palermo – Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza – premiato per la tesi di Dottorato “UAV multispectral remote sensing for high- throughput phenotyping of hemp and miscanthus traits”.

L’obiettivo principale della tesi è stato quello di fenotipizzare i tratti della canapa e del miscanto utilizzando immagini multispettrali acquisite da un veicolo aereo senza pilota. Sono state condotte prove in campo per misurare i tratti rilevanti di quattordici ibridi di miscanto e di due cultivar di canapa in anni e località diverse. Le firme spettrali e gli indici di vegetazione acquisiti dalla piattaforma UAV sono stati utilizzati per stimare i tratti del miscanto (intercettazione della luce, altezza della pianta, biomassa delle foglie verdi, biomassa fuori terra e contenuto di umidità) e della canapa (indice di area fogliare e contenuto di clorofilla fogliare), mentre i picchi derivati dalle serie temporali degli indici sono stati utilizzati per prevedere la resa del miscanto.

2. Valorizzazione delle produzioni Made in Italy

Giulia Gastaldello – Padova – Università di Padova – premiata per la tesi di dottorato The impact of Covid-19 on wine consumers and wine tourists behaviour: changes, their drivers and new perspectives
Nonostante il consumo di vino sia fortemente radicato nella cultura italiana, un evento senza precedenti come il Covid-19 ha profondamente sconvolto la quotidianità della popolazione portando a potenziali alterazioni delle abitudini di consumo. Con lo scopo di comprendere come valorizzare il vino italiano nello scenario post-pandemia, il lavoro ha analizzato se e come lo shock economico e sociale provocato dal Covid-19 abbia impattato le abitudini di consumo di vino e il comportamento degli enoturisti, esaminando il loro profilo e la loro attitudine rispetto a nuovi servizi emersi durante la pandemia: le esperienze enogastronomiche online. Il vino è una delle eccellenze internazionalmente riconosciute del Made in Italy e l’Italia è un attore chiave del settore vitivinicolo mondiale per produzione, consumo ed in termini commerciali.

3. Agrometeorologia e gestione delle risorse idriche

Leonardo Moroni – Macerata – Università Politecnica delle Marche – premiato per la tesi magistrale “Sostenibilità dell’uso dell’acqua nel vigneto: un caso di studio”.
Il lavoro di tesi è stato focalizzato sulle possibilità che le moderne tecnologie mettono a disposizione per migliorare la sostenibilità economica ed ambientale dell’irrigazione all’interno di aziende vitivinicole. Nell’ottica della sostenibilità economica, molti viticoltori, per rispondere all’innalzamento delle temperature medie e alle stagioni estive sempre più aride, stanno valutando la possibilità di irrigare per sostenere le proprie produzioni anche in quegli areali dove fino a un decennio fa non era necessario. Questo pone ai viticoltori quesiti riguardanti l’impatto economico dell’introduzione dell’irrigazione. Attraverso la tesi è stato sviluppato il caso studio di una azienda vitivinicola che punta ad avere una produzione di uve e, quindi, di vino di alta qualità (DOC e DOCG); questo tipo di produzione nella regione Marche è storicamente fatto in asciutta a differenza invece di produzioni viticole maggiormente focalizzate sulla quantità. L’azienda, a causa degli effetti tangibili del cambiamento climatico, sta valutando l’ipotesi di dotare di un impianto di irrigazione anche gli appezzamenti marchigiani.

4. Difesa delle colture

Massimo Gatta – Gottolengo (BS) -Università di Verona – premiato per la tesi di Laurea Magistrale “Valutazione dell’efficacia di interventi di biocontrollo della Maculatura bruna del pero in campo e analisi preliminari di putativi fattori di virulenza dell’agente eziologico Stemphylium vesicarium”
L’Italia è al primo posto nella classifica dei maggiori produttori di pere nell’Emisfero Nord e al terzo posto a livello mondiale con circa 900.000 t, preceduta solo da Cina ed Argentina. Le cultivar maggiormente presenti sul nostro territorio si riducono a poche varietà con circa l’85% della produzione rappresentato da sole 6 colture, ossia Abate, William, Conference, Decana del comizio, Kaiser e Coscia. Purtroppo, la cultivar Abate Fétel, che ricopre un’importante fetta del mercato italiano, fino al 90% della produzione, è molto suscettibile ad una malattia nota come “maculatura bruna del pero”, causata dal fungo patogeno Stemphylium vesicarium. In questo contesto, il primo obiettivo del lavoro di tesi è stato quello di valutare, in vitro e in campo, l’efficacia di fungicidi tradizionali e di nuovi prodotti, adatti alla difesa integrata delle colture contro S. Vesicarium.

5. Economia agraria

Michele Peroni – Borgo san Giovanni (LO) – Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza – premiato per la tesi di Laurea Magistrale “Traders Behaviour in Agricultural Commodity Markets in View of Recent Global Developments”
Attraverso la tesi lo studente ha cercato di determinare se siano utilizzabili anche in Italia delle strategie di gestione del rischio migliori con riferimento alle fluttuazioni di prezzo delle materie prime, in particolare l’utilizzo di tecniche di hedging con dei contratti futures. L’argomento viene esaminato esplorando il mercato delle materie prime agricole, definendone i suoi aspetti e le ramificazioni e cercando di comprendere le strategie ottimali per la conservazione e la protezione del prezzo dei cereali. In generale, la ricerca ha maturato un notevole interesse scientifico poiché contribuisce a una migliore comprensione dei complessi e in continua evoluzione mercati del commercio di materie prime e degli strumenti disponibili per la gestione del rischio in questi mercati. La proposta è stata innovativa per il focus sul potenziale utilizzo di tecniche di protezione in Italia e per la considerazione di metodi di gestione del rischio più sofisticati.

6. Ingegneria Agraria e Meccatronica

Mirko Piani – Argenta (FE) – Università di Bologna – premiato per la tesi di laurea Magistrale “Development of a python-based system for automated apple orchard blossom mapping through the analysis of drone acquired images”
Il carico fiorale è uno dei primi indicatori di produzione potenziale in frutteto e dipende da molteplici fattori. Questi ultimi, in frutteto, rendono possibile l’individuazione contemporanea sia di piante cariche di corimbi fiorali che di piante scariche, anche in vicinanza tra loro, specialmente su cultivar ad alto rischio di alternanza di produzione. Per queste ragioni, è necessario sviluppare tecnologie per la frutticoltura di precisione capaci di individuare questa variabilità di fioritura ed indicare quale sia la distanza entro la quale le piante hanno una fioritura più o meno omogenea e definire quindi su tutto il frutteto le zone e le unità di gestione omogenea. Il lavoro premiato ha avuto come obiettivo quello di sviluppare una soluzione tecnologica in grado di fornire al frutticoltore, in tempi brevi e in modo completamente automatico, una mappa di fioritura e dei dati utili a prendere decisioni sulle tecniche di diradamento.

7. Innovazione varietale e genomica

Elena Mazzocchi – Brescia, Università di Torino – premiata per la tesi di laurea Magistrale “New biotechnological approaches in Globe Artichoke: PPOs mining and setting up of genetic transformation protocols”
Il carciofo (Cynara cardunculus var. scolymus L.) è una specie di interesse agroalimentare, appartenente alla famiglia delle Asteraceae, che comprende quattro principali tipi varietali: Romanesco, Spinoso, Violetto e Catanese. Il carciofo è economicamente importante, sia nell’industria alimentare che farmaceutica, per le sue proprietà antiossidanti, tra le più alte nei vegetali, derivante dall’alto contenuto in composti polifenolici. Tuttavia, a seguito del taglio, i tessuti subiscono un processo ossidativo, mediato dall’azione delle polifenolo-ossidasi (PPO), che causa l’imbrunimento dei tessuti interessati con la conseguente riduzione della capacità antiossidante del carciofo, diminuendone quindi il valore nutrizionale e la durata della conservazione. In questo quadro, le attività sperimentali svolte attraverso la tesi premiata, rappresentano lo step iniziale di un progetto a lungo termine che ha come obiettivo il miglioramento genetico basato sui geni PPO in carciofo.
8. Nutrizione delle Piante

Tommaso Galante – Musile di Piave (VE) – Università di Padova – premiato con la tesi di Laurea Magistrale “Effetti di trattamenti fogliari in spigatura con concimi azotati e biostimolanti in grano tenero”.
L’intensificazione sostenibile delle produzioni agricole, concetto che prevede il miglioramento della sostenibilità ambientale mantenendo elevate rese e qualità, sarà nel prossimo futuro una delle principali sfide che l’agricoltura moderna dovrà affrontare. A partire da metà del secolo scorso, infatti, in concomitanza con la rivoluzione verde, è in atto un processo di ammodernamento dell’agricoltura che, servendosi di varietà migliorate ed elevati input chimici (fertilizzanti, agrofarmaci etc), sta rendendo tale settore sempre più produttivo, intensivo ma anche molto impattante a livello ambientale e sociale. Nel lavoro di tesi premiato, sviluppato nell’annata 2020-2021, sono stati valutati in pieno campo gli effetti di trattamenti fogliari diversi in frumento tenero. Un concime azotato liquido ed un biostimolante fluido a base di epitelio animale idrolizzato sono stati distribuiti tramite irrorazione sulla coltura in fase di spigatura e confrontati con un controllo non trattato. Sono stati analizzati i principali parametri epigei di sviluppo e di greenness della coltura, la produttività finale, le componenti della resa e la qualità della granella e delle farine da essa derivate.

9. Sostenibilità degli agroecosistemi e protezione dell’ambiente

Riccardo Greco – Villafranca di Verona (VR) – Università di Verona – Sostenibilità degli agroecosistemi e protezione dell’ambiente – premiato con la tesi di Laurea Magistrale “Studio degli effetti dell’Ozono su Diplotaxis tenuifolia valutati i campo e in condizioni controllate”

Lo studio si è occupato della determinazione di induzione di biopriming ovvero della modificazione epigenetica che rende più accessibili alcuni geni, conducendo studi sulla germinabilità, su una maggiore crescita di radice ed ipocotile in piante trattate con acqua ozonizzata e sulla loro capacità di attivare più repentinamente le risposte di difesa in seguito ad attacco patogeno. In un secondo momento, in seguito al trattamento di piante di rucola con acqua ozonizzata sono stati osservati un aumento del peso complessivo del raccolto e una migliore difesa della pianta contro patogeni (quali funghi e insetti) che, altrimenti, avrebbero decimato la produzione.

10. Zootecnica

Lucio Passerini – Gazzola (PC) – Università Cattolica del sacro Cuore di Piacenza – premiato per la tesi di Laurea Magistrale “Adattamento immunometabolico nel periparto di bovine con marcatori genetici associati a bio-marcatori di stress”.
Questa tesi sperimentale nasce dalla constatazione che gli animali da reddito sono sempre più sottoposti a numerose sollecitazioni di tipo fisiologico, manageriale e ambientale nell’arco della loro carriera. Inoltre, i cambiamenti climatici in atto accentuano ulteriormente la loro esposizione allo stress. È indubbiamente possibile migliorare nel breve periodo la risposta agli eventi stressanti individuando soluzioni di tipo manageriale e nutrizionale, ma è la genetica a poter fornire una risposta a lungo termine. La tesi ha come temi di fondo la resilienza e la risposta allo stress degli animali, considerate sia dal punto di vista fisiologico, sia da quello genomico. Lo studio ha cercato di ottenere nuove nozioni sul funzionamento della risposta allo stress delle bovine e, soprattutto, quello di identificare caratteri implementabili in un progetto di selezione al fine di ottenere individui più resilienti allo stress.

Di IN DIES

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