Quando Ava a ventidue anni lascia l’Irlanda subito dopo la laurea per trasferirsi un anno a Hong Kong non ha un piano preciso né sa bene cosa aspettarsi, ma presto si trova intrappolata in una situazione che non è certo quanto aveva sperato: un lavoro malpagato che odia (insegnare l’inglese in una scuola per bambini ricchi) e un affitto spropositato cui fare fronte ogni mese per una camera in un modesto appartamento condiviso con estranei. Intanto inizia a frequentare Julian, un giovane banchiere inglese poco più grande di lei, con molti soldi, una laurea a Oxford e brillanti prospettive di carriera nel top management internazionale, e presto accetta la proposta di andare a vivere nel lussuoso appartamento di lui, non perché tra di loro – si dicono entrambi – ci sia una vera relazione, e tanto più un coinvolgimento sentimentale, ma puramente per reciproca comodità, e periodico sesso. Questa situazione va avanti per vari mesi, fino a quando, mentre Julian è in Europa per lavoro per alcune settimane, Ava conosce Edith e comincia a vederla regolarmente. Anche Edith, che per metà è inglese e per metà originaria di Hong Kong, è, come Julian, in carriera, e come Julian anche lei resta affascinata da quella ragazza cinica e fragile dal buffo accento irlandese. Tra Ava e Edith nasce qualcosa in più di una semplice amicizia, e a differenza di quello che avviene con Julian, Ava si rende conto che Edith non solo effettivamente la ascolta mentre lei parla, ma non teme di mostrarsi per quello che veramente è. Eppure, man mano che i giorni passano e il rientro di Julian si avvicina, Ava rimanda il momento in cui rivelare al ragazzo quello che è accaduto durante la sua assenza. Fino a quando Julian infine torna, e Ava si trova suo malgrado costretta a scegliere tra i due… Amore, cinismo, difficoltà di esprimere i propri sentimenti con gli altri, ricerca di un posto nel mondo in cui sentirsi se stessi, straordinaria capacità narrativa e suprema eleganza stilistica sono solo alcuni degli elementi che fanno di questo romanzo un vero e proprio avvenimento editoriale e l’esordio più celebrato del 2020.

Di IN DIES

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