Il canto melodioso della Sirena nella notte di Halloween

È il canto melodioso della Sirena a distorcersi diabolicamente nella notte di Halloween a Y-40 The Deep Joy! La storica figura della sirena, che spesso incanta i visitatori della struttura da record, per una notte, torna l’essere mitologico ambiguo e mostruoso della cultura classica che, con il suo canto, ammaliava i naviganti e provocava naufragi grazie alle scene subacquee realizzate dai videomaker Umberto Aiti e Matt Evans, che hanno voluto ritrarre questo aspetto così legato all’oltretomba con l’avvicinarsi del Giorno dei Morti.

La Sirena è la campionessa di apnea Paola Zanaga mentre la Morte è interpretata dallo stesso Matt Evans, entrambi dipinti dalla body painter Lela Perez, nota a livello internazionale per le numerose ideazioni performative nell’arte e nella pubblicità

È il canto melodioso della Sirena a distorcersi diabolicamente nella notte di Halloween a Y-40 The Deep Joy.

Nell’ultimo video lanciato dalla piscina con acqua termale più profonda del mondo, la storica figura della sirena che spesso incanta i visitatori della struttura da record, si rende ambigua e mostruosa, come in realtà erano gli stessi esseri mitologici nella cultura classica.

Infatti, se la mitologia racconta del canto melodioso delle sirene che ammaliava i naviganti e provocava naufragi, con l’avvicinarsi del Giorno dei Morti è proprio questo aspetto legato all’Oltretomba che i videomaker Umberto Aiti e Matt Evans (qui nei duplici panni di Dop e interprete della Morte velocizzata dai seascooter Waydoo Subnado) hanno ritratto nelle loro scene subacquee.

Un lavoro corale che ha coinvolto anche la bodypainter Lela Perez, nota in tutto il mondo per le numerose ideazioni performative nell’arte e nella pubblicità, soprattutto grazie alle sue tecniche mimetiche di camouflage con la natura. Per lei, che ha iniziato a cimentarsi anche nell’underwater bodypaint in Y-40 in progetti come Nàiade dedicato all’acqua o il vichingo nordico interpretato dall’attore Tavi Castro, questa è stata la volta in cui dipingere con colori fluorescenti che rispondessero alle luci ultraviolette la campionessa di apnea Paola Zanaga, che da tempo veste i panni, o meglio la coda, di incantevole sirena, ora trasformata nel suo alter ego più spaventoso.

L’idea di Matt Evans e Lela Perez, che ha coinvolto il direttore degli Y-40 Studios, Giovanni Boaretto, ricorda come fin dall’Odissea le sirene avevano un legame con il trapasso, tanto da essere immaginate come donne pesce che incantavano con la loro voce i marinai incautamente sbarcati nell’isola tra Scilla e Cariddi arrivando a finirli, come tentato con lo stesso Ulisse raccontato da Omero.

La sirena era una guida delle anime nell’aldilà, tant’è che la sua musica portava l’oblio dei ricordi mortali, e nel ritratto che ne fa Y-40 per Halloween, diventa simbolo di connessione tra il mondo dei vivi e quello dei morti, pinneggiando intorno alla figura della Morte incappucciata e con la falce in pugno.

Qui il trucco e l’abilità degli apneisti in acqua hanno reso evocative le figure nel momento dell’anno in cui si dice che le anime dei defunti tornino a visitare i loro cari, riprendendo la narrazione delle sirene, abitanti delle acque, come custodi di questi spiriti, nell’aiutare le anime a trovare la strada verso il mondo dei vivi per condividere un momento di gioia e ricordo.

La sirena di Y-40, quindi, per una sola notte, diventa simbolo di transizione e legame tra due mondi, in un momento in cui si celebra la vita e la memoria di coloro che ci hanno lasciato, in un richiamo alla fragilità della vita e alla bellezza dei ricordi.

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