One Health anche negli studi, per un futuro sostenibile

A un anno dalla apertura del corso di laurea in Medicina Veterinaria dell’università di Roma Tor Vergata, che sta riscuotendo un ampio successo (oltre 900 domande per 80 posti) e a pochi giorni dal WHO One Health Day (3 novembre), si è chiuso ieri alla Camera dei Deputati nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto un importante momento di incontro organizzato dall’università di Roma Tor Vergata per favorire la riflessione e il confronto tra mondo accademico, istituzioni nazionali e internazionali, enti di ricerca e settore produttivo sul concetto di One Health, approccio che riconosce l’interconnessione profonda tra salute umana, salute animale e salute ambientale, promuovendo politiche integrate per affrontare le sfide del futuro, mettendo in evidenza il loro legame imprescindibile, attraverso l’analisi di strategie a livello locale e globale, e anche a livello di didattica innovativa.

È stata presentata la rete formativa istituita per il corso di laurea in Medicina Veterinaria, con il coinvolgimento dei partner che la costituiscono, congiungendo le competenze di strutture private quali Azienda Agricola Maccarese SpA, Equivet Roma Hospital e Ca’ Zampa, all’avanguardia dal punto di vista diagnostico, terapeutico e zootecnico, e di Enti pubblici quali le Aziende Sanitarie del Territorio, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e Toscana M. Aleandri, la Federazione Italiana Sport Equestri, chiudendo così il cerchio di una formazione a 360° nel campo della tutela della salute animale e di quella pubblica. L’approccio One Health diventa così un laboratorio di innovazione didattica e sociale, un modello di governance partecipata della conoscenza, capace di unire esperienze locali e reti globali per la costruzione di un futuro più equo, sicuro e sostenibile.

Dalla dimensione locale a quella globale: un dialogo interdisciplinare. Nel contesto di trasformazioni globali sempre più rapide – dal cambiamento climatico alla diffusione di malattie zoonotiche emergenti, fino alla crescente minaccia della resistenza antimicrobica – il paradigma One Health rappresenta una risposta fondata sulla cooperazione internazionale e sull’interazione tra saperi.

L’incontro ha sottolineato come le università siano oggi luoghi privilegiati per la costruzione di ponti tra ricerca e società, tra dimensione locale e internazionale, tra istituzioni, scienza e cittadinanza.

Roma Tor Vergata, attraverso una fitta rete di collaborazioni e una forte connessione con il territorio laziale, promuove un modello di formazione interdisciplinare e innovativa, capace di integrare competenze scientifiche, mediche, ambientali e sociali.

Educazione e didattica innovativa: formare le nuove generazioni nella One Health Education. Esistono nuove prospettive per l’apprendimento immersivo. La didattica innovativa è vista come strumento per sviluppare nuove professionalità capaci di affrontare le sfide della salute globale ed è da intendersi sotto più punti di vista.

L’utilizzo di metodi didattici innovativi e interattivi e delle tecnologie più avanzate per la diagnosi e la cura degli animali che fanno propri i dettami dell’EAEVE (European Association of Establishments for Veterinary Education) caratterizzano il corso di laurea in merito alle attività pratico-applicative, tra cui il principio del never the first time on a live animal. Sono state tenute in considerazione anche le raccomandazioni della World Organisation for Animal Health (WOAH), con l’obiettivo di formare professionisti capaci di affrontare le sfide sanitarie globali secondo l’approccio integrato One Health.

La didattica innovativa prevede l’impiego di visori per video immersivi che permettono di muoversi in spazi di apprendimento interattivi e sicuri, nei quali gli studenti possono sperimentare in prima persona ciò che nella lezione tradizionale può rimanere astratto o teorico.

Le esperienze di mobilità internazionale, doppio titolo, ricerca congiunta e cooperazione con organismi internazionali mostrano come la prospettiva One Health può tradursi in percorsi formativi concreti e multidisciplinari, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Green Deal europeo. Nel caso specifico del corso di laurea in Medicina Veterinaria, è stata sin da subito pianificata una strategia per l’internazionalizzazione del corso, ad oggi sono diversi gli accordi di mobilità già siglati e in via di definizione ed è stata avviata la partecipazione di docenti a Blended Intensive Programmes.

Relatori e relatrici, istituzioni presenti sottolineano come sia fondamentale rafforzare la collaborazione tra università, istituzioni governative, settore privato, attori territoriali e organismi internazionali per l’istituzione di una Rete Formativa finalizzata all’immissione sul territorio nazionale ed europeo di figure in grado di dare risposte rapide ed efficienti per la lotta alle emergenze sanitarie.

Nella Tavola rotonda finale dedicata a “One Health tra sfide globali e locali” i temi affrontati sono stati quindi il cambiamento ambientale e malattie zoonotiche emergenti; l’antimicrobico-resistenza come minaccia alla salute pubblica; il ruolo delle università e degli organismi internazionali: internazionalizzazione, mobilità, ricerca e doppio titolo. Hanno partecipato esperti e rappresentanti di organismi nazionali e internazionali come la WOAH (ex OIE), il Ministero della Salute, l’ISS, il CREA e l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e l’Università degli Studi di Ferrara. Un impegno condiviso per un futuro sostenibile: con questa iniziativa, l’Università di Roma Tor Vergata conferma il proprio impegno nel promuovere un dialogo aperto e costruttivo tra ricerca scientifica, istituzioni pubbliche e imprese, orientato a una visione integrata della salute e della sostenibilità.

“One Health è un cambio di sguardo: non più comparti separati, ma un unico equilibrio tra uomo, animali e ambiente” afferma Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’università degli studi di Roma Tor Vergata “Con il nostro Corso di laurea Medicina veterinaria, nato su questa impostazione e unico nel Lazio, formiamo professionisti che sanno trasformare questa visione in responsabilità pubblica, collegando sapere scientifico e scelte concrete per il territorio. È questa capacità di leggere il sistema nella sua interezza che permette di governare il futuro, invece di limitarci a subirlo, e di riportare la formazione nel suo ruolo più alto: generare competenza che diventa cura collettiva”.

Per Claudio Destro, amministratore delegato di Maccarese SpA “La proficua collaborazione tra Maccarese SpA e l’Università di Roma Tor Vergata ha reso possibile la creazione del primo corso di laurea in Medicina Veterinaria nel Lazio, offrendo agli studenti un’occasione formativa senza precedenti. Nessun altro ateneo del settore può infatti contare su una struttura analoga, capace di integrare attività teoriche e pratiche in un contesto reale. Maccarese SpA si conferma così un autentico laboratorio a cielo aperto per la formazione dei futuri veterinari e prosegue nel suo impegno a favore del territorio, della crescita dei giovani e della valorizzazione delle competenze, principi fondamentali condivisi con la Capogruppo Edizione”.

“La collaborazione con l’università di Roma Tor Vergata rappresenta un modello concreto di sinergia tra formazione, ricerca e territorio, che incarna pienamente la visione One Health per formare una nuova classe di giovani veterinari dotati di conoscenze, preparazione e mentalità manageriale assolutamente aderenti al nuovo scenario globale”, ha dichiarato il Commissario Straordinario dell’Istituto, dr. Stefano Palomba. “Nell’ambito dell’accordo siglato tra l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana e l’Università di Roma Tor Vergata, abbiamo avviato un percorso innovativo congiunto che unisce formazione accademica ed esperienza sul campo: il tirocinio presso le diverse articolazioni dell’IZS Lazio e Toscana permette agli studenti di confrontarsi con attività di laboratorio, biotecnologie, genetica e sequenziamento, ricerca applicata, medicina rigenerativa, epidemiologia e sanità pubblica veterinaria, rafforzando la loro preparazione pratica e la consapevolezza del ruolo sociale che la professione oggi richiede. Crediamo nel valore della formazione sul campo e nella collaborazione tra Istituzioni quale leva strategica per rafforzare la rete di cooperazione tra accademia e territorio. Investire nei giovani medici veterinari significa rafforzare le basi della sanità pubblica del futuro, formare figure professionali in grado di rispondere con rapidità ed efficacia alle emergenze sanitarie globali.”

“Con grande entusiasmo, partecipiamo a questo progetto che unisce formazione, ricerca e cooperazione per un futuro più sostenibile” – dichiara Marco Di Paola, Presidente Federazione Italiana Sport Equestri e Vice Presidente CONI – “La Federazione Italiana Sport Equestri è da sempre impegnata nella tutela del benessere del cavallo atleta e crede fermamente nella visione “One Health”, che unisce la salute umana, animale e ambientale. Il corso di laurea in Medicina Veterinaria dell’Università di Roma Tor Vergata, con il suo approccio innovativo, offre una preziosa opportunità di formazione per affrontare le sfide globali e locali. FISE realizza concretamente il concetto di One Health, come dimostrato nella cura del verde al Centro Equestre Federale dei Pratoni a Rocca di Papa e a Piazza di Siena, con l’attenzione verso i cavalli e le persone. La collaborazione con enti pubblici e privati rafforza questa sinergia, sia a livello locale che regionale e nazionale, ed è fondamentale per un futuro più sano e sostenibile. Siamo inoltre lieti di offrire una “palestra” di esperienze anche nella medicina veterinaria sportiva, contribuendo a formare i professionisti di domani.”

“Equivet Roma Hospital è una struttura nata per coniugare scienza e passione – sottolinea Carlo Bolaffio, Fondatore e Direttore Sanitario Equivet Roma Hospital – che ora, grazie alla nuova collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata, offre agli studenti l’opportunità di formarsi al fianco di professionisti esperti del settore e di utilizzare tecnologie diagnostiche e chirurgiche di ultima generazione. Il percorso formativo, basato su pratica, ricerca, etica e innovazione, permetterà agli studenti di vivere a 360 gradi la professione veterinaria equina, in un ambiente dove il benessere del cavallo è sempre al centro di ogni attività”.

“Fin dalla sua nascita Ca’ Zampa – dichiara Giovanna Salza, Presidente e Founder del Gruppo Ca’ Zampa- ha scelto di guardare alla salute e benessere per tutti i pet in modo integrato, fondando il proprio modello su qualità, innovazione e One Health. La collaborazione con l’Università di Roma Tor Vergata rappresenta la naturale prosecuzione del nostro percorso: portare l’approccio One Health anche nel mondo accademico, rafforzando il legame tra medicina veterinaria e medicina umana. Insieme all’Università di Roma Tor Vergata e al Policlinico Gregorio VII, che diventerà il più grande ospedale didattico italiano, vogliamo costruire un modello in cui la formazione, la ricerca e la pratica clinica dialoghino costantemente tra loro. Un progetto che permetterà agli studenti di vivere tirocini pratici e valutativi al fianco di alcuni dei migliori veterinari d’Italia: un’opportunità straordinaria per formare i professionisti del futuro e per diffondere una nuova cultura della salute integrata”.

Pin It on Pinterest