Ventidue artisti italiani e stranieri, affiancati da maestri internazionali della luce e del suono, ridisegnano Macerata e i paesi marchigiani colpiti dal sisma in una mostra collettiva multimediale
Tra luce, suono e tecnologia, la mostra Play Visual racconta Macerata e i paesi marchigiani colpiti dal sisma attraverso lo sguardo di 22 artisti, italiani e stranieri, affiancati da pluripremiati maestri internazionali del light e del sound design.
La collettiva – ideata, prodotta e realizzata da PlayMarche, spin off dell’Università di Macerata, attiva da anni nella progettazione culturale e nella valorizzazione creativa del territorio – è il risultato della residenza artistica che ha coinvolto dal 30 giugno al 20 luglio tutti gli artisti in un percorso di formazione avanzata condotto da Karen Monid, Daniel Rossa, Javier Riera e Hamza Mrabet (coordinatore dei gruppi di lavoro), figure di spicco nel panorama internazionale del projection mapping.
Luogo espositivo di questa sperimentazione visiva e sonora è l’ex Mercato delle Erbe di via Armaroli a Macerata, nuovo polo di innovazione culturale e tecnologica. Attraverso la combinazione di animazione 3D, AI generativa, sound art e videoproiezioni, le opere esposte trasformano lo spazio in un ambiente narrante, capace di emozionare e far riflettere.
Finding a way (Trovare una via) di John Tettenborn è un’opera immersiva audivisiva ispirata alle opere futuriste della regione di Macerata: un volo astratto attraverso forme geometriche e architettoniche sincronizzato con la musica di Kourtney Lara Ross. John Tettenborn è un Mothion Graphics Artist con base a Berlino, specializzato in Projection Mapping. Ha curato la regia e l’animazione di numerosi progetti premiati a livello internazionale, vincendo per due anni consecutivi, il 2018 e 2019, l’Art Vision Classic Contest a Mosca, oltre a ricevere diversi riconoscimenti all’One Minute Projection Mapping Contest in Giappone. Nel 2021 ha vinto il Genius Loci Festival di Weimar con un’opera proiettata sulla Bastille realizzata con Kourtney Lara Ross, la musicista elettronica, compositrice e sound designer statunitense con base a Berlino. Come duo hanno vinto premi in Germania, Giappone, Cina. Tra i loro progetti più recenti figurano le opere proiettate sulla sala espositiva Shining Hat a Osaka e sul Tokio Metropolitan Government Building a Shinjuku, Tokyo, parte di un’installazione permanente entrata del Guinnessi dei Primati come la più grande proiezione architettonica al mondo.
Simulacra & Simulation (Simulacri e Simulazione) di Jésus Baptista e Amadeo Savio è un’installazione immersiva concepita come una vertigine di tre minuti, ispirata agli scritti di Jean Baudrillard, in cui lo spettatore è immerso in uno spazio senza punti di riferimento, intrappolato all’interno della superficie di uno specchio infinito, al tempo stesso liquido e solido. Giocando con la duplicazione, la disorientazione spaziale e la diffrazione della luce, l’opera mette in discussione il fragile confine tra riflesso e copia, illusione e realtà. Attraverso le sue creazioni monolitiche e immersive, Jésus Baptista cerca un altrove metafisico. Tra le sue opere figurano 8.33, Perception of the Invisible, un’installazione sensibile che traduce un fenomeno invisibile, presentata alla Nuit Blanche di Parigi e Arsarneq, un monolite di ghiaccio che emette una luce simile all’aurora boreale, ispirato all’esperienza vissuta dall’artista nel 2019 durante una residenza a bordo della barca a vela Atka nel Circolo Polare Artico. L’artista multidisciplinare Amadeo Savio è produttore, sound designer e dj. Nel 2020 ha co-fondato HAASKR Studio con cui si esibisce a livello internazionale, unendo performance AV immersive, installazioni artistiche, mapping e la creazione del suo Motion sequencer.
The view of Macerata (Veduta su Macerata) della giovane artista spagnola Leire Gàmez e dell’artista del suono e visiva pluripremiata Karen Monid, è una proiezione immersiva colorata e onirica ispirata al panorama osservabile dalla torre civica della città. Karen Monid è specializzata nella proiezione, creazione e programmazione di alcune delle opere artistiche e dei progetti creativi più straordinari e memorabili al mondo, come Phoenix, l’installazione di proiezioni e suono alla Cattedrale di York sull’incendio del 1984 e Song Of The Pine, installazione audio e video con proiezione sugli alberi all’interno del percorso invernale Light Up Hillier Gardens nei Giardini Sir Harold Hillier in Hampshire votata “Installazione preferita dai visitatori” nel 2023.
Attraverso illustrazioni riprese con la tecnica del timelapse e montate in video, l’artista visuale siciliana Paola Fiordaliso in Xin/Cuore rende omaggio a Padre Matteo Ricci e al legame culturale tra Macerata e la Cina. Nasce, infine, da una suggestione tratta da un testo dello stesso gesuita l’installazione Immobile Journey di Pois, writer e artista visual attivo sotto pseudonimo, che, attraverso un ring tridimensionale e un sound design immersivo ispirato al viaggio di Padre Matteo Ricci, invita a uscire dai propri confini – fisici, culturali, mentali – e a fare esperienza del mondo come uno spazio in continua trasformazione e dialogo.
Saskia Rogge, illustratrice, graphic designer e creatrice belga, ha trasformato le pareti della scalinata del mercato di PlayMarche in un diario di viaggio illustrato della sua residenza d’artista. Trame Visive. Frammenti del territorio di Luca Montironi è un collage audiovisivo che intreccia animazione 2D & 3D, generazione di immagini e video AI, scatti fotografici di Macerata e del territorio in un flusso continuo che introduce lo spettatore nel paesaggio fisico ed emozionale della mostra. Suturata di Judith Böye affonda le sue radici a Macerata: una scultura di specchi rotti viene ricucita con fili intrecciati a mano, utilizzando una tecnica appresa proprio durante i giorni di residenza. Questo gesto entra in risonanza con il nome stesso della città che richiama il processo di macerazione necessario per trasformare il lino o la canapa in fibra. La scultura riflette frammenti della città: flora che cresce tra le crepe dei muri e tra le pietre del selciato. Waves Landscapes (Paesaggi d’Onda) di Francesca Macciò, l’artista multimediale ligure vincitrice del Lille Video Mapping Contest 2019, è una videoproiezione che rappresenta il viaggio dal mare alle colline, una metafora del territorio e del viaggio dell’artista da Rapallo a Macerata.
L’americana Nia James in The Mechanics of Strangers (I Meccanismi degli Sconosciuti) mette in luce le storie quiete e i sistemi intricati che operano sotto la superficie di Macerata, luogo stratificato di trame culturali, storiche e umane, ispirandosi al Manifesto dell’Arte Meccanica Futurista del 1922. Genesis of a landscape (Genesi di un paesaggio) di Davide Sinapsi è un’installazione di videomapping che trasforma lo spazio in un palcoscenico dinamico, un viaggio evocativo nel cuore dei paesaggi più iconici e misteriosi delle Marche, tra la nobilità delle cave di travertino, la robustezza delle vette e la potenza erosive dell’acqua dei fiumi. Flight Throught Macerata (Volo su Macerata) del videomaker Arthur Di Muro è un videogioco in realtà virtuale interattivo ed educativo a bordo di un aereoplano sopra i monumenti della città. L’installazione Ex Astra di Federico Santinelli è un viaggio sensoriale nel cielo della città: un’esplorazione poetica e interattiva dell’universo grazie alla reinterpretazione in chiave digitale dell’Astronomicum Caesareum, capolavoro dell’astronomia precopernicana custodito nella biblioteca Mozzi Borgetti.
In Futuribile Coreografico l’artista visiva, regista e videomaker marchigiana Alia Simoncini racconta con la videoarte Macerata come un corpo in movimento, vivo e narrante. Attraverso riprese dal vivo realizzate durante la residenza, la città viene osservata e attraversata come un paesaggio coreografico per un’esperienza immersiva e contemplativa. Con Tornare alla fonte Martina Stella, l’artista multimediale che insegna al master Digital Creation alla Sorbonne di Parigi, ha realizzato un’installazione luminosa site specific per la Fonte Maggiore di Macerata con parole ed espressioni proiettate che ruotano attorno al concetto di “fonte” ripetendosi come un’incantazione, in ritmo con il suono costante dell’acqua che scorre. Preludio e principi di fuga della scenografa e artista visiva Sofia Martello è un’installazione immersiva ispirata al mondo poetico di Remo Pagnanelli: un paesaggio di fragili teli, lento e malinconico accompagnato da voci e suoni. Nel dipinto Costruire la Memoria la designer multidisciplinare Alanis Blondeel fa riferimento alle strutture temporanee dei cantieri in città con un’opera stratificata su ciò che si perde e ciò che si cerca di conservare. Little Vision (Piccola Visione) di Riccardo Rocchetti è un viaggio tra luoghi, voci e immaginazione. Nel progetto sette bambini raccontano con parole semplici e autentiche sei realtà simbolo della città di Macerata. I loro volti emergono in scena, come in una costellazione disordinata e viva, guidati da un narratore centrale che fa da filo conduttore tra i racconti. Ogni bambino è voce e immagine del simbolo scelto, alle loro parole si alternano visioni generate dall’AI che trasformano la città in un racconto visivo nuovo, giocoso e poetico.
La mostra è ideata e prodotta da PlayMarche srl, in collaborazione con il Comune di Macerata, Rencontres Audiovisuelles e Poliarte – Accademia di Belle Arti e Design. Con il sostegno economico di SIAE e Ministero della Cultura – Bando Per Chi Crea 2024 – linea 3 professionalizzazione degli artisti. Partner tecnici Arena (Resolume), GarageCube (Mad Mapper).
