Nel 2022 nelle Marche sono stati spesi in beni durevoli un miliardo e 713 milioni di euro (dato che vale l’undicesima posizione in Italia), il 4,7% in meno rispetto al 2021: una flessione che, come rileva l’Osservatorio dei Consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, è fra le peggiori rispetto alla media nazionale (-2,7%), preceduta solo da Basilicata e Calabria.
“A penalizzare la regione è stata in particolare la contrazione della spesa superiore alla media italiana nei comparti delle auto nuove (-17,3% vs -11,2%) e usate (-5,5% vs -4,1%) oltre a quella, dei motoveicoli, che segna il -3,2% a fronte di un dato nazionale in aumento del 4,4%”, commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic. “Se gli elettrodomestici (+4,7% vs +2,5%) e la telefonia (+11,5% vs +3,8%) crescono con un incremento superiore alla media italiana, non avviene altrettanto per i mobili (+4,9% vs +5,1%); arretra a doppia cifra l’elettronica (-13,6% vs -14,4%), mentre l’information technology perde il 7,9% (vs -8,2%).
L’ANALISI PROVINCIALE. Pesaro e Urbino (-6,8%) e Ancona (-4,8%) sono le province dove si registra un calo nei consumi in beni durevoli superiore alla media regionale (-4,7%), mentre a Fermo (-2,8%), Ascoli Piceno (-3%) e Macerata (-3,9%) la flessione è meno marcata ma comunque superiore alla media italiana. L’Osservatorio consumi di Findomestic, giunto alla ventinovesima edizione, rileva che nel 2022 una famiglia marchigiana ha destinato all’acquisto di beni durevoli mediamente 2.683 euro, 25 euro in più rispetto alla media nazionale ma 64 euro in meno a confronto con le altre regioni del Centro. Il primato nelle Marche spetta a Pesaro e Urbino che, con 2.752 euro per famiglia, occupa la 49° posizione fra le 107 province italiane. Seguono Ancona (2.693), Macerata (2.683), Ascoli Piceno (2.639) e Fermo, che con 2.558 euro si colloca al 62° posto della classifica nazionale.
ANCONA. In provincia di Ancona, nel 2022, il reddito pro capite ha raggiunto quota 21.488 euro (+7,4%). I dati dell’Osservatorio Findomestic indicano che lo scorso anno sono stati spesi in beni durevoli 548 milioni (più che altrove nelle Marche nonostante una flessione del 4,8%), pari a 2.693 euro di media a famiglia (-4,1%). In termini di volumi di acquisti, Ancona è al primo posto in regione in tutti i comparti, oltre a detenere il primato della crescita nei segmenti dei mobili (6,2%, per un valore di 119 milioni), degli elettrodomestici (+5,9%, per 42 milioni) e della telefonia (+13,5%, per 47 milioni); gli ultimi due segmenti in particolare fanno registrare rispettivamente l’ottavo e il quarto miglior incremento in tutta Italia. Non altrettanto può dirsi per i motoveicoli: la flessione del 2,7% (per un valore di 18 milioni) colloca il capoluogo marchigiano al 98° posto fra le 107 province italiane. Rimanendo nell’ambito della mobilità, calano al di sotto della media regionale e di quella nazionale sia gli acquisti di auto nuove (-18,4%, per 123 milioni), sia quelli di auto usate (-5,7%, per 162 milioni). L’elettronica di consumo alimenta un mercato da 19 milioni di euro (-12,1%), mentre all’information technology sono stati destinati 18 milioni (-8,3%).
PESARO URBINO. Il reddito per abitante dei cittadini della provincia di Pesaro Urbino nel 2022 si è attestato a 22.687 euro (+7,7%). Lo scorso anno sono stati spesi in beni durevoli 416 milioni con una contrazione del 6,8% che colloca la provincia all’ultimo posto a livello regionale e in 104° posizione fra le 107 province italiane. La spesa media per famiglia è stata pari a 2.752 euro: la più alta della regione. Gli elettrodomestici (35 milioni, +3,8%), i mobili (98 milioni, +4,4%) e la telefonia (36 milioni, +8,8%) sono gli unici comparti dove si registra un incremento rispetto all’anno precedente; crollano gli acquisti nell’ambito della mobilità: le auto nuove fanno segnare un calo del 19,6% (per un valore di 93 milioni di euro), mentre le flessioni negli acquisti di auto usate (-8,4%, per 104 milioni) e di motoveicoli (-11%, per 18 milioni) assegnano a Pesaro Urbino rispettivamente il terzultimo e ultimo posto della graduatoria nazionale. Calo a doppia cifra (-15,7%) anche per l’elettronica, segmento al quale sono stati destinati 16 milioni di euro. Più contenuto, e inferiore alla media sia regionale sia italiana, l’arretramento dell’information technology (-7%, per 15 milioni).
MACERATA. In provincia di Macerata nel 2022 il reddito pro capite (21.474 euro) è cresciuto più che altrove nelle Marche: +7,9%. Gli acquisti in beni durevoli hanno raggiunto i 343 milioni (-3,9%), ovvero 2.683 euro a famiglia (-3,3%). Nel maceratese si è speso più per le auto usate (97 milioni, con un decremento dell’1,9% che è il miglior dato a livello regionale) che per le nuove (75 milioni, -18,2%), superate anche dagli acquisti di mobili (80 milioni, +4,9%). Rimanendo nell’ambito della mobilità, i motoveicoli valgono 10 milioni di euro, con un calo del 5,5% che relega Macerata al 102° posto fra le 107 province italiane. Crescono al di sopra della media nazionale la spesa per gli elettrodomestici (+5,1%, per un valore di 28 milioni) e quella per la telefonia, superiore di ben 8 p.p. (+11,8, per 29 milioni) al dato italiano. Nell’information technology (11 milioni, -7,6%) Macerata, con 88 euro, è in coda alla classifica regionale della spesa media per famiglia, mentre all’elettronica sono stati destinati 13 milioni (-14,8%).
ASCOLI PICENO. Nel 2022 il reddito pro capite in provincia di Ascoli Piceno ha superato di poco i 21.000 euro (21.062), con un incremento del 5,1% rispetto all’anno precedente che è il più basso della regione. I dati dell’Osservatorio Findomestic indicano che lo scorso anno sono stati spesi in beni durevoli 226 milioni (-3%), pari a 2.639 euro di media a famiglia (-1,9%).
Gli abitanti del territorio hanno concentrato i propri acquisti soprattutto sulle auto nuove (55 milioni, -12,5%) e sui mobili (55 milioni, +4,6%); entrambi i comparti vedono Ascoli in testa alla classifica regionale della spesa media per famiglia, rispettivamente con 637 e 646 euro. Aumentano più che altrove nelle Marche i consumi di motoveicoli (+13,3%, per un valore di 8 milioni), mentre le auto usate perdono il 5,9%, scendendo a 50 milioni, con la spesa media familiare più bassa nella regione (588 euro). Fra i beni legati alla casa, gli acquisti di telefonia (21 milioni, +10%) superano quelli degli elettrodomestici: 20 milioni e +2,9% l’incremento più basso a livello regionale, anche se superiore al dato nazionale; arretrano del 9,1% l’information technology (che vale 8 milioni di euro) e del 10,5% l’elettronica, per un valore di 9 milioni.
FERMO. Nelle Marche, Fermo detiene la maglia nera sia quanto al reddito per abitante, che nel 2022 è stato di 19.874 euro (+6,4%), sia per la spesa complessiva in beni durevoli: 180 milioni (-2,8%), pari a 2.558 euro a famiglia. Su scala nazionale, i dati dell’Osservatorio Findomestic collocano Fermo al decimo posto per aumento dei consumi di telefonia (+12,9%, per un valore di 16 milioni di euro che tuttavia relega la provincia al 102° posto della graduatoria italiana); in termini di valore dei consumi, Fermo occupa le ultime posizioni della classifica nazionale anche in altri quattro comparti: il 100° posto per quanto riguarda le auto usate (46 milioni, -4,4%), il 99° per i mobili (45 milioni,+3,4%) e l’information technology (6 milioni, -8%), il 98° per gli elettrodomestici (16 milioni, +4,6%). Cala meno che altrove nelle Marche la spesa per le auto nuove (-12,4%, per 39 milioni) e al di sotto delle media regionale quella per l’elettronica (14,1%, per 8 milioni), mentre i motoveicoli, ai quali sono stati destinati 5 milioni di euro, fanno segnare un +8,8%.