Il Formaggio di Fossa di Sogliano Dop si sposa con l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop. Un matrimonio che avviene con l’evento ‘AperiDop’, promosso da Food Brand Marche (beneficiario del PSR Marche), all’interno del Festival Tipicità, domenica 12 marzo dalle ore 13 – stand Programma di Sviluppo Rurale Regione Marche.
“Le filiere dell’agroalimentare sono sempre più protagoniste per rendere il cibo del futuro genuino e sostenibile, attraverso la qualità e l’innovazione, che significa vincere contro la contraffazione attivando sinergie strategiche di tutela del Made in Italy. Insomma, la bontà tradizionale contro falsi sapori”. Paolo Cesaretti di Food Brand Marche racconta in questo modo la sinergia creata tra il Consorzio del Fossa Dop e ‘La Tradizione’ di Modena, cooperativa d’arte balsamica, che unisce artigiani del balsamico di qualità, animati da una forte passione, che da generazioni seguono con amore il processo di invecchiamento dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e si tramandano i segreti per ottenere questo prezioso condimento.
“Noi siamo come vecchi sarti di paese, artigiani che realizzano un aceto di altissima qualità – sottolinea Mirco Casari, presidente della Cooperativa Acetaia, nonché consigliere del Consorzio di Tutela – il Tradizionale è il vero Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, legato alla tradizione che si tramanda di padre in figlio nelle famiglie modenesi, parte integrante del nostro patrimonio culturale. Per la DOP, riconosciuta tale dal 2002, viene usato da secoli solo mosto d’uva di vitigni tipici modenesi (trebbiano e lambrusco), che viene cotto a fuoco diretto e a cielo aperto fino a raggiungere l’ottimale grado zuccherino. Il mosto viene poi lasciato decantare in damigiane per poi passare in acetaia”. Sono due le filiere produttive: il vero Tradizionale con almeno 12 anni di invecchiamento e il “Tradizionale Extravecchio” con 25 anni”.
Il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP è il prodotto caseario tipico della zona compresa tra la vallata del Rubicone e del Marecchia (Appennini dell’Emilia Romagna e delle Marche). Le origini di questa eccellenza gastronomica risalgono al 1400, al periodo dei Malatesta, quando l’abitudine di seppellire il formaggio nelle “fosse” (buche a forma di fiasco scavate nel tufo), serviva per nasconderlo dalle razzie.
“La storia millenaria, la passione per il lavoro e l’ambiente intatto danno forma a uno dei formaggi più amabili e peculiari al mondo – dichiara Gianluigi Draghi produttore e presidente di Fattorie Marchigiane TreValli Cooperlat.
Al Festival Tipicità verrà presentata una degustazione con il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP e altri prodotti di qualità, insieme ad un aperitivo a base di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, realizzato dal barman professionista Fabio Renzetti.