Dal 28 ottobre al 5 di gennaio il grande jazz internazionale torna ad abitare il Teatro Lauro Rossi di Macerata accendendo la 53^ edizione di Macerata Jazz, lo storico festival che ogni anno porta in città alcuni tra i più grandi musicisti della musica regina dell’improvvisazione.
Anche quest’anno la kermesse del Comune di Macerata, con la direzione artistica di Musicamdo Jazz e la collaborazione di Marche Jazz Network e Associazione Nazionale I-Jazz ha un ricco calendario di appuntamenti, 6 grandi concerti a Teatro, cui si aggiungono altri 4 al Pozzo, locale storico del jazz maceratese e due mostre fotografiche a firma Carlo Pieroni.
«Ritorna Macerata jazz, la rassegna giunta quest’anno alla 53^ edizione che va ad arricchire la programmazione culturale del Teatro Lauro Rossi con sei proposte musicali – interviene l’assessore alla Cultura del Comune di Macerata Katiuscia Cassetta – che sottolineano la qualità dell’offerta artistica. Tra queste la serata con Sergio Cammariere, un concerto per cui ci siamo impegnati per fare in modo di recuperarlo essendo stato programmato, e poi annullato, prima della pausa forzata dovuta alla pandemia. Una rassegna che ancora una volta stringe un importante connubio con l’Università coinvolgendo gli studenti nel progetto di comunicazione della kermesse musicale così come ritorna, nel segno della tradizione, il legame con un locale storico del centro. Insomma ci sono tutti gli ingredienti affinché si possa godere e vivere serate all’insegna della buona musica e della convivialità».
Grande soddisfazione espressa anche dal direttore artistico Daniele Massimi di Musicamdo Jazz «La 53° rassegna Macerata Jazz al Teatro Lauro Rossi si caratterizza per la qualità, per la presenza di grandi nomi e per una proposta artistica caratterizzata da diverse sfaccettature del jazz – continua Massimi – si spazia dal cantautorato di Sergio Cammariere, al jazz contemporaneo d’oltreoceano di due giovani stelle internazionali: Melissa Aldana e Christina Sands, all’omaggio a Paolo Piangiarelli con l’incontro tra Alessandro Lanzoni e Francesco Cafiso, che hanno vissuto proprio a Macerata e grazie a Paolo le loro prime esperienze artistiche, poi il Gospel con la formazione proveniente da Washington capitana da Roderick Giles ed infine il nuovo progetto della Musicamdo Jazz Orchestra che presenta il disco appena prodotto dedicato a Mina. Ad ogni concerto è abbinato l’appuntamento con il Gusto del Jazz dove poter degustare un aperitivo ed ascoltare nuovi interessanti progetti artistici».
«Come Unimc – evidenzia il Magnifico Rettore Francesco
Adornato – aderiamo alle iniziative culturali in modo equamine e circolare, consapevoli che servono ad arricchire la crescita, la formazione degli studenti. Anche le emozioni che regala la musica aiutano ad aprire la mente alla nuova conoscenza e Macerata Jazz presenta un programma di grande raffinatezza e caratura internazionale».
Non mancherà poi lo spazio per le mostre grazie all’occhio fotografico di Carlo Pieroni. Sono infatti sue le due esposizioni allestite nel foyer del Teatro Lauro Rossi.
“Chet Baker e le Marche” (nei giorni dei concerti del 28 ottobre, 4 e 19 novembre) è una testimonianza del legame tra il famoso trombettista, le Marche e Macerata in particolare proprio grazie alla profonda amicizia con Paolo Piangiarelli. A lui poi è dedicata la mostra “So long Paolo Piangiarelli” (19 dicembre), un viaggio lungo 50 scatti nel mondo di Paolo, tra viaggi, concerti e incontri con tanti celebri jazzisti.
La Rassegna è finanziata dal Comune di Macerata e dell’Assessorato alla Cultura, della Regione Marche, dal Ministero della Cultura e sostenuta da numerosi Sponsor (APM Azienda Pluriservizi Macerata, Domizioli Abbigliamento, Italiano & Co Lingua e Cultura, Hats&Dreams Cappellificio, Hotel Lauri Macerata).
Macerata Jazz Festival intesse inoltre un forte legame con l’Università di Macerata grazie al Laboratorio “ImproveIsAction” che vedrà gli studenti del polo maceratese incontrare gli artisti, dialogare con loro, raccontare la stagione, collaborare con l’organizzazione.
IL PROGRAMMA.
Al Teatro Lauro Rossi si inizia venerdì 28 ottobre con Sergio Cammariere e il suo Trio. Lo spettacolo rispecchia l’animo e l’approccio musicale unico dell’artista, una perfetta combinazione tra intensi momenti di poesia, intrisi di suadenti atmosfere jazz e coinvolgenti ritmi latini che accendono il live con calde atmosfere bossanova. Cammariere recupera dal baule dei ricordi i suoi successi più acclamati, dipingendoli di nuove sfumature: “Tempo perduto”, “Via da questo mare”, “Tutto quello che un uomo”, “Cantautore piccolino”. Immancabili poi gli omaggi ai memorabili cantautori che lo hanno ispirato durate la sua carriera.
Venerdì 4 novembre arriva Christian Sands Trio. Christian Sands, l’eccezionale pianista americano trentatrenne, che suona da quando aveva due anni, si è affermato come uno dei maggiori talenti della sua generazione e ha già al suo attivo diverse nomination ai Grammy Awards, tra le quali anche quelle come “Best Latin Jazz Piano Solo” e “Best Instrumental Composition”. Sta così ampiamente dimostrando che aveva ragione Wynton Marsalis a definirlo, in tempi non sospetti: “A jazz star of the future”. Pianista dalla tecnica impeccabile, dal fraseggio elegante, Christian Sands si presenta alla testa di un trio esplosivo e creativo.
Sabato 19 novembre sul palco del Lauro Rossi salirà il quartetto della giovane sassofonista di Santiago del Cile Melissa Aldana. La sassofonista è inserita dalla rivista Downbeat fra i 25 giovani più promettenti e vanta una nomination al Grammy, presenta il suo primo album da leader “12 Stars” della Blue Note Records. Inizialmente è influenzata da artisti come Charlie Parker e Cannonball Adderley poi è stata folgorata dal il sax tenore dopo aver ascoltato Sonny Rollins che diventa il suo maestro e mentore. All’età di 33 anni ha già ottenuto importanti riconoscimenti internazionali. Nel 2013, all’età di 24 anni, è diventata la prima strumentista donna e la prima musicista sudamericana a vincere il Premio “Thelonious Monk International Jazz Saxophone Competition”.
Lunedì 19 dicembre, Macerata Jazz dedica un sentito omaggio a Paolo Piangiarelli, vero pilastro del jazz maceratese e punto di riferimento per molti jazzisti nazionali e internazionali. A lui viene tributato un concerto dai due suoi pupilli, oggi stelle del jazz internazionale. Paolo per primo riconobbe il loro prodigioso talento durante due edizioni del Premio Internazionale Massimo Urbani. Il pianista Alessandro Lanzoni ha vinto il Premio Massimo Urbani nel 2006 all’età di 14 anni e sassofonista Francesco Cafiso ha vinto il Premio Massimo Urbani nel incoronato nel 2001 all’età di 12 anni..
Martedì 27 dicembre sarà protagonista il Gospel con Roderick Giles & Grace Gospel Choir, affermata formazione statunitense proveniente da Washington DC. Roderick Giles nasce a Washington, dove frequenta la Eastern high school ed entra nel rinomato Eastern high school choir. Studia musica sotto la guida di Joyce Garrett, suo mentore, che stima profondamente e al quale attribuisce la sua esperienza musicale. Il coro si è esibito in alcune fra le più prestigiose location degli Stati Uniti, fra le quali la Casa Bianca, il Campidoglio, il Kennedy Center e il Washington Convention Center.
Giovedì 5 gennaio, ad anno nuovo, per la chiusura della stagione invernale del Macerata Jazz arriva il progetto dedicato a Mina della Musicamdo Jazz Orchestra, big band fondata dall’Associazione Musicamdo su idea e coordinamento del sassofonista Stefano Conforti e composta da 25 musicisti jazz principalmente del maceratese. “Grande, grande, grande… Mina”, un progetto che vede alla voce la cantante Alessandra Doria e la direzione del Maestro Luca Pecchia, vuole ripercorrere i mitici anni ’70 e, più in particolare riportare alla mente il concerto alla Bussola del 1972 intitolato “Mina e l’Orchestra”.
Ai primi quattro concerti in teatro è abbinato l’appuntamento “Il gusto del jazz” al Pozzo, storico locale del jazz maceratese. Dalle ore 19,30 e dopo il concerto del Teatro sarà possibile degustare un aperitivo con vini del Consorzio Colli Maceratesi DOC accompagnato dalla musica dei progetti di musicisti marchigiani, in particolare il Tributo a Chet Baker di Samuele Garofoli, il trio del contrabbassista Pierpaolo Chiaraluce, il trio del sassofonista Leonardo Rosselli, il nuovo progetto discografico del sassofonista Stefano Conforti.