“Il Matrimonio Segreto”, dramma giocoso in due atti di Domenico Cimarosa, andato in scena domenica 16 ottobre 2022, ha chiuso in gran bellezza la stagione operistica del teatro anconetano “Le Muse”.

Ottima la prestazione vocale di tutto il cast, in un teatro la cui acustica non regala nulla, a cominciare dai giovani protagonisti Veronica Granatiero (Carolina) e Pierluigi D’Aloia (Paolino), entrambi perfetti per il repertorio e con timbri vocali di assoluta purezza, espressività e musicalità; una conferma altresì il navigato bass-baritone Filippo Morace (Geronimo) che mette in scena tutta la sua esperienza e bravura; egregia anche la prestazione del soprano Maria Sardaryan (Elisetta) la cui vocalità appare inizialmente un po’ aspra, complice l’impietoso e insidioso ruolo che le spetta, ma che poi incanta con l’aria “Se son vendicata”.
Una regia di grande respiro quella di Marco Baliani, dove l’essenziale e minimalista scenografia esalta le doti attoriali che quest’opera richiede agli interpreti, i quali non disattendono le aspettative.

Una scelta molto coraggiosa quella del Teatro delle Muse di mettere in scena due titoli importanti, l’”Attila” di Verdi che ha aperto la stagione e quest’ultimo capolavoro di Cimarosa.
Sono opere che di rado entrano nei cartelloni teatrali.
E l’audacia premia il teatro che fa incetta di applausi e centra l’obiettivo di conquistare tutto il pubblico presente in sala.

Complimenti alla Fondazione Teatro delle Muse che con questa stagione si concede doppi festeggiamenti per il successo ottenuto e per il ventennale della riapertura del teatro. Grande attesa dunque per la prossima stagione 2023, con l’augurio che le opere in cartellone possano diventare tre e che le repliche possano aumentare come pure il prestigio di questa dinamica Fondazione.

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