Divertimento è il prossimo programma della FORM, “colonna sonora delle Marche”. Due concerti, uno a Chiaravalle e uno a San Severino Marche, in pieno tema con la settimana di Carnevale, tra sorprese, scherzi, giochi musicali composti da grandi musicisti per la gioia dello spirito.
L’Orchestra Filarmonica Marchigiana, diretta in questa occasione dal Primo violino concertatore Alessandro Cervo, si esibirà sabato 26 febbraio al Teatro Valle di Chiaravalle alle ore 21, e il giorno seguente al Teatro Feronia di San Severino Marche, alle ore 17.30 (concerto inserito nel programma SUONI PER LA RINASCITA – Nell’ambito del progetto Marche InVita, Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma).
Il programma inizia con Il Signor Bruschino: Sinfonia di Gioacchino Rossini, animata dallo spirito del divertimento, dell’umorismo e dell’ironia. Il brano, dal carattere brillante e scherzoso, è noto soprattutto per la trovata burlesca con cui il compositore si diverte a sorprendere il pubblico prescrivendo ai violini, in alcuni punti, di battere il tempo sul leggio con l’archetto.
Si prosegue con il Divertimento per archi n. 1 in re magg. K. 136 di Wolfgang Amadeus Mozart che coltivò il divertimento musicale con molta attenzione sin dall’adolescenza, dando vita ad opere stupefacenti per naturalezza d’inventiva, ricchezza di sentimenti e perfezione formale. In questo brano traspare tutta la leggerezza disinvolta e piena di grazia, la chiarezza delle strutture armoniche, l’allegria e l’entusiasmo per i ritmi rapidi e incalzanti, il piacere tutto fisico, sensuale per la cantabilità.
Dopo Mozart, Franz Joseph Haydn con la Sinfonia n. 45 in fa diesis min. Hob. I:45 “degli addii”, brano dalla straordinario doppio finale. Il compositore introduce per la prima volta in una sinfonia, proprio in dirittura d’arrivo, ovvero nel luogo tradizionalmente riservato alla massima velocità, un inatteso, brusco rallentamento del tempo che produce nell’animo un effetto ambiguo; poiché se da un lato, con la sua ironia gestuale, compensa il carattere fondamentalmente tragico dell’opera, dall’altro, con il suo congedarsi dalla scena musicale dileguandosi malinconicamente a poco a poco nel buio, lo riafferma ad un livello più sottile e profondo.
Il programma si conclude con la Sinfonia dei giocattoli (Kindersinfonie), plausibilmente attribuita a Leopold Mozart, il padre di Wolfgang. Il componimento rappresenta un piccolo gioiello del classicismo musicale, in cui i curiosi suoni animaleschi prodotti dagli strumenti giocattolo previsti in organico (la trombetta, il tamburello, il cucù, la raganella, il fischietto) si incastrano nelle equilibrate e fini strutture musicali intessute dal nobile complesso degli archi, sul quale sono tradizionalmente impiantate le raffinate composizioni sinfoniche settecentesche destinate al pubblico adulto.