All’incontro, promosso da SIMIT, sono presenti alcuni dei principali decisori politici, dal Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ad alcuni dei membri della 12° Commissione Igiene e Sanità del Senato
SI TORNA A FARE INFORMAZIONE CONTRO L’HIV – Finalmente si torna a parlare e a fare informazione sull’HIV. Da troppo tempo le campagne di informazione non hanno più coinvolto la popolazione, specie giovani e giovanissimi, sui rischi di un’infezione che si mostra comunque sempre minacciosa e pronta a approfittarsi dell’ignoranza e del pregiudizio. Anche nel nostro Paese, i cosiddetti “Millennials” mostrano evidenti lacune ed è compito delle istituzioni, della scuola e delle famiglie contribuire a riempire questo vuoto creatosi in venti anni di rarefazione e scarsa conoscenza.
L’APPUNTAMENTO AL MINISTERO DELLA SALUTE – La conferenza stampa presso l’Auditorium “Cosimo Piccinno” del Ministero della Salute, Lungotevere Ripa 1, dal titolo “HIV – Presente e futuro del paziente cronico” Approccio, Progresso, Prevenzione” che si terrà giovedì 14 novembre 2019 a Roma, dalle ore 10:30 alle 12:30, intende esplorare approccio, progresso e prevenzione e prefigurare un futuro nel quale i ricercatori e i clinici, assieme a tutta la community, investono molta fiducia.
All’incontro, promosso da SIMIT con il supporto non condizionato di Janssen, sono presenti alcuni dei principali decisori politici: dal Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ad alcuni dei membri della 12°Commissione Igiene e Sanità del Senato, fra cui Paola Binetti, Maria Domenica Castellone, Michelina Lunesu, Gaspare Marinello. A seguire il punto di vista di alcuni dei maggiori nostri clinici a livello nazionale: il Prof. Massimo Galli, Presidente SIMIT – Unimi Sacco, Milano, il Prof. Andrea Antinori, Ospedale Lazzaro Spallanzani, Roma, il Prof. Adriano Lazzarin, Ospedale San Raffaele, Milano. Ai clinici saranno affidate le considerazioni sulle possibilità future di prevenzione. Massimo Scaccabarozzi, Presidente e Amministratore Delegato di Janssen Italia, richiamerà la necessità di rafforzare la collaborazione tra tutti gli attori coinvolti, perché solo con un impegno ecosistemico si potrà vincere la sfida contro l’HIV.