È già al lavoro la macchina organizzativa de “Il Natale che non ti aspetti” l’evento diffuso, organizzato dall’Unpli Pesaro e Urbino, in collaborazione con Regione Marche e Provincia di Pesaro e Urbino, in programma dal 23 novembre 2019 al 6 gennaio 2020. Tante le novità in serbo per l’unica iniziativa in Italia realizzata da volontari, capace di accogliere migliaia di visitatori (circa 300mila quelli del 2018/2019) e di riempire di atmosfera i borghi della provincia. La prima è la nuova immagine dell’evento, approvata lo scorso giovedì 26 settembre, durante il consiglio del Comitato Unpli di Pesaro e Urbino.
“’Il Natale che non ti aspetti’ – ha detto Damiano Bartocetti, presidente Unpli Pesaro e Urbino – continua a crescere in notorietà, proposte di contenuti e iniziative, e nel numero di borghi coinvolti (14 quelle della scorsa edizione, ndr). Speriamo di premiare l’impegno di coloro che danno vita a ‘Il Natale che non ti aspetti’ con investimenti importanti e con un ulteriore slancio dedicato a comunicazione e promozione della kermesse”.
Questo il racconto del concept dell’immagine, ideata dall’agenzia Omnia comunicazione: “Il fondo rosso intenso, rosso Natale. La lucentezza delle decorazioni tradizionali. Un bastoncino di zucchero. Un cappello e una nuvola bianca soffice come la barba di Babbo Natale. I simboli delle festività, patrimonio genetico di strutture e allegorie dell’immaginario collettivo, compongono la suggestione ideata da Omnia comunicazione per ‘Il Natale che non ti aspetti’”. “Una figurazione onirica – sottolinea Elisabetta Duchi, direttore creativo Omnia comunicazione – immersa in un’atmosfera sognante. Un’immagine che celebra la meraviglia che luoghi, borghi, racconti e tradizioni della provincia – diversificati ma tra loro immersivi – è capace di regalare”.
La nuova immagine sarà presente sulle pagine nazionali delle più importanti riviste di viaggi e turismo, campeggerà all’interno del sito web dell’evento ( www.ilnatalechenontiaspetti.it
“Vogliamo dare un respiro ancor più nazionale – sottolinea Bartocetti – a questo evento che tanto è già riuscito a dare, in pochi anni, diventato l’alternativa inedita, incantevole, quanto apprezzata, ai mercatini del nord Italia. Lo sforzo congiunto dei volontari, della Regione Marche, che ha creduto da subito nell’evento, e della Provincia hanno guidato il percorso di successo de ’Il Natale che non ti aspetti’ che oggi dimostra di avere importanti carte da giocare: produce una ricaduta economica sulle attività culturali e ricettive del territorio; valorizza l’artigianato artistico e le eccellenze enogastronomiche non solo della provincia ma dell’intera regione Marche non solo nel periodo delle festività”.
Già numerose le richieste di informazioni e le prenotazioni di gruppi organizzati provenienti da tutta Italia per l’appuntamento.
Intanto prosegue il lavoro del comitato Unpli Pesaro e Urbino che sosterrà anche gli eventi autunnali come la 37^ Mostra Mercato del Tartufo Bianco e Prodotti del Bosco di Apecchio in programma dal 4 al 6 ottobre.
Il fondo rosso intenso, rosso Natale. La lucentezza delle decorazioni tradizionali. Un bastoncino di zucchero. Un cappello e una nuvola bianca soffice come la barba di Babbo Natale. I simboli delle festività, patrimonio genetico di strutture e allegorie dell’immaginario collettivo, compongono la suggestione ideata da Omnia comunicazione per ‘Il Natale che non ti aspetti’.
Una figurazione onirica, immersa in un’atmosfera sognante. Un’immagine che celebra la meraviglia che luoghi, borghi, racconti e tradizioni della provincia – diversificati ma tra loro immersivi – è capace di regalare.
Il fondo rosso intenso avvolge significato e significanti. Il contenuto è rivelato da suggestioni universali, segni e forme che compongono una grande ricchezza collettiva.
Le immagini assemblate e decontestualizzate ci fanno sognare. Sono magia, sono un ombrello di Mary Poppins che sospinge la mente: “Vien dal cielo cantando e si posa sulla terra giusto il tempo di compiere la propria missione, giusto in tempo per seguire il proprio “progetto nomade” e poi via, sulle ali del vento, verso dove, fino a quando…”