A partire dal primo ottobre aprirà al pubblico presso il MUDEC la mostra “Impressioni d’Oriente. Arte e Collezionismo tra Europa e Giappone”.

In mostra oltre 170 capolavori tra dipinti, stampe, oggetti d’arredo, sculture e oggetti di arte applicata per ripercorrere la profonda fascinazione che il Giappone ha esercitato sulla cultura occidentale e per approfondire le dinamiche dei complessi scambi artistici che si susseguirono tra il 1860 e il 1900.

La mostra si focalizza sui maggiori artisti italiani ed europei che hanno subito l’incanto del ‘Giapponismo’: da De Nittis a Rodin, da Chini a Induno, da Van Gogh a Gauguin e Fantin-Latour, da Toulouse-Lautrec a Monet, esponendone alcuni dei capolavori assoluti dell’epoca.

 

La mostra propone anche videoinstallazioni all’interno delle sale che propongono immagini e filmati inediti dell’epoca.

Europa e Giappone vissero gli ultimi anni dell’Ottocento sotto una fortissima influenza reciproca, in una continua reinterpretazione dell’“esotico” che si legge in maniera costante certamente nelle influenze artistiche, come la mostra spiega in dettaglio; ma anche nel campo della moda dell’epoca, dell’arredamento, della musica e del teatro, del “gusto” nell’accezione più ampia del termine. Questo fascino dell’esotico diventerà un vero e proprio strumento per reinterpretare la modernità, sia in Giappone che in Europa.

 

Di IN DIES

Pin It on Pinterest