Sono passati 48 anni da quando Pirano venne invasa da artisti di tutto il mondo. Da allora, quando a cominciare, fu un gruppo di artisti locali ispirati da Pavle Zamar Zappa, la prima settimana di settembre è dedicata a questo magico momento in cui, in una coinvolgente atmosfera di condivisione, per giorni si può assistere in diretta alla realizzazione di opere, valutate in seguito da una giuria selezionata.
La manifestazione si chiama Ex Tempore e quest’anno riempirà di creatività le strade di Pirano dal 31 agosto al 7 di settembre, giorno in cui saranno decretati e premiati i vincitori. Non solo pittura, ma anche ceramica con artisti professionisti e amatoriali.
Negli anni l’esempio di Pirano è stato seguito da altre località in diversi Paesi, tra cui Slovenia, Croazia, Italia e Austria, ma l’appuntamento piranese ha mantenuto il primato della più antica Ex-tempore europea organizzata senza interruzioni.
Trattandosi di un momento di grande affluenza per Pirano, le Gallerie costiere Pirano e i collaboratori organizzano in contemporanea mostre collaterali e altri avvenimenti culturali, trasformando così la città in una vera e propria fucina creativa, magico luogo d’incontro tra artisti, collezionisti, appassionati d’arte e turisti.
Per gli artisti una possibilità unica di creare e farsi conoscere, per i collezionisti una grande opportunità per scoprire talenti e arricchire le proprie collezioni. E per tutti un motivo in più per scoprire le bellezze di Portorose e Pirano e dell’Istria slovena.
Dal 7 settembre in poi, le opere realizzate nel corso della settimana di Ex Tempore potranno essere ammirate in differenti aree espositive della zona e negli ex magazzini del sale di Pirano, gli imponenti Magazen Monfort, realizzati a metà del 1800 per stoccare il pregiatissimo sale, oro bianco di Pirano, proveniente dalle saline della zona. Varcare i loro portoni, attraversando le pareti spesse oltre 2,5 metri e trovandosi improvvisamente immersi in un caleidoscopio di colori, è un suggestivo colpo d’occhio, paragonabile a un passaggio che ricorda quasi uno stargate. Non è, forse, l’arte anche un po’ questo: un ponte tra luoghi immaginari? A Ex Tempore lo è di sicuro!