In occasione della Giornata Mondiale contro il razzismo il 21 marzo 2019 Librerie Feltrinelli e l’Associazione “Il Razzismo è una brutta storia” presentano il cortometraggio vincitore del premio “G2” alla 75esima mostra internazionale del cinema di Venezia.

Il cortometraggio del regista Alessandro Garilli, prodotto da Angelika Vision con il sostegno di Mibact e bando MigrArti, in collaborazione con Risine Africans, Italiani senza Cittadinanza e Centro Mondinsieme, sarà protagonista degli eventi organizzati in Italia durante la Settimana d’Azione contro il razzismo 2019 promossa dall’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali deputato dallo Stato italiano a garantire il diritto alla parità di trattamento di tutte le persone.

Quattordici anni fa moriva una delle principali donne simbolo della lotta alle discriminazioni razziali, Rosa Louise Parks, grazie alla quale il mondo scoprì che ancora nella prima metà del 1900 sugli autobus della capitale dell’Alabama i posti a sedere erano divisi per settori in base al colore della pelle. I primi posti erano destinati ai bianchi, quelli in fondo agli afroamericani, in mezzo una parte poteva essere utilizzata da entrambi a patto che i secondi avrebbero dovuto cedere ai primi il posto nel caso in cui non ve ne fossero disponibili. Eclatante fu la presa di posizione di Rosa che si rifiutò di cedere il proprio posto ad un bianco al punto di dare origine a quello che la storia ricorda come “il boicottaggio degli autobus a Montgomery”. Della Parks però non sono mai morti gli ideali che oggi rivivono grazie al cortometraggio che porta il suo nome e che verrà proiettato in diverse città d’Italia.

IL CORTOMETRAGGIO Io Sono Rosa Parks è ambientato al MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo, a Roma ed è strutturato come se fosse una grande istallazione fotografica, impreziosita da scatti di importanti fotoreporter americani.

LA TRAMA si sviluppa all’interno del museo ed è narrata da 12 protagonisti che hanno origini famigliari diverse (ghanese, ecuadoriana, nigeriana, albanese…) e arrivano da differenti città italiane e appartengono tutti a #ItalianiSenzaCittadinanza, il movimento che si batte per l’accesso alla nazionalità italiana e pari diritti per un milione di figli di stranieri nati o comunque cresciuti in Italia. Io sono Rosa Parks, raccontando il legame tra il profondo sud degli Stati Uniti (degli anniCinquanta e Sessanta) e l’odierno Medio Oriente, compie una riflessione sulla segregazione; mostra come essa sia stata in grado di attraversare il tempo e lo spazio e come ancor oggi riesca a dividere non solo i bianchi dai neri, ma soprattutto i diritti dai “civili” e i diritti dagli umani.

OBIETTIVO del cortometraggio è un invito alla riflessione per capire se esiste questa odiosa “linea di separazione” anche vicino a noi e chi possa essere oggi in Italia Rosa Parks.

 

 

Di IN DIES

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